Le candidature anonime aiutano donne e stranieri a trovare lavoro?

AMBITO DI POLICY: Lavoro, Welfare
STRUMENTO DI POLICY:
Organizzazione
PAESE:
Europa
DISEGNO DI VALUTAZIONE:
Matching/regressione (gruppi non sperimentali)

Nonostante i divieti imposti dalle normative nazionali e internazionali, le discriminazioni legate al genere e all’origine influenzano ancora l’accesso al mercato del lavoro. In Svezia uno studio analizza gli effetti dell’utilizzo di curriculum vitae in forma anonima, privo cioè di riferimenti che possano far capire il genere e l’origine del candidato. I risultati mostrano che questo strumento migliora le possibilità per donne e stranieri che si candidano per posizioni lavorative aperte di accedere al colloquio conoscitivo. Tuttavia solo per le donne questa opportunità si traduce in una maggiore probabilità di essere assunte.

Aslund O., Skans O.N. (2012), Do anonymous job application procedures level the playing field?, ILRReview, 65(1).

AUTORE DELLA SCHEDA: Lisa Zaquini

ObiettivoAspetti principaliRisultati
- Ridurre la discriminazione nella selezione delle candidature di lavoro- Uso di curriculum anonimi, con informazioni su sesso e razza nascoste- Riduzione dei differenziali di genere e razza nella selezione per un colloquio
- Nessuna riduzione dei differenziali di razza per la selezione post colloquio
Parole chiave: Discriminazione, pari opportunità, curriculum vitae anonimo, genere, razza, nazionalità, lavoro