Azioni intensive sulle skill cognitive e comportamentali possono ridurre la recidiva degli ex detenuti?

AMBITO DI POLICY: Giustizia
STRUMENTO DI POLICY:
Attivazione, Consulenza
PAESE:
Nord America
DISEGNO DI VALUTAZIONE:
Esperimenti

Il tasso di recidiva degli ex detenuti è, anche nei paesi in migliori condizioni, non indifferente. Molto spesso esso supera il 40%. In Italia si stima poco inferiore al 70%. Alcuni programmi per la riduzione della recidiva mirano a incidere sulle skill cognitive e comportamentali dei carcerati. Nell’esperienza del progetto Greenlight, realizzato negli Stati Uniti tra il 2003 e il 2005, si costruisce un percorso molto intensivo che intende sia incidere sui tratti cognitivi e comportamentali sia orientare il detenuto su “come ripartire” dopo la scarcerazione. L’eccessiva intensità è forse alla base degli scarsi risultati: è quantomeno evidente che la recidiva dei partecipanti non è stata ridotta dall’intervento.

Wilson J.A., Zozula C. (2011), Reconsidering the project Greenlight Intervention: why thinking about risk matters, National Institute of Justice Journal, n. 268

AUTORE DELLA SCHEDA: Luca Mo Costabella

ObiettivoAspetti principaliRisultati
- Ridurre la recidiva degli ex detenuti
- Target: maschi, spesso condannati per crimini violenti
- Attività d’aula focalizzate sul potenziamento di singole skill cognitive e comportamentali
- Consulenza su temi quali ricerca di lavoro, gestione famigliare, uso dei servizi sociali
- Attività ad alta intensità con una durata totale di 2 mesi
- Classi numerose
- Nessuna riduzione della recidiva
Parole chiave: politiche carcerarie, carcere, recidiva, servizi, consulenza, skill non cognitive