La condizionalità incentiva il ritorno al lavoro dei percettori di sussidi?

AMBITO DI POLICY: Lavoro, Welfare
STRUMENTO DI POLICY:
Attivazione, Regolamentazione
PAESE:
Nord America
DISEGNO DI VALUTAZIONE:
Esperimenti

I sussidi di disoccupazione possono disincentivare i disoccupati al lavoro, con un prolungamento della dipendenza dalla previdenza sociale. Per questo motivo sempre più spesso si ricorre al principio di condizionalità, che vincola il percettore di sussidio a certi impegni rispetto al lavoro e alla partecipazione alle politiche attive. Il programma WPRS, già attivo negli anni ’90, ne è un esempio: il percettore è tempestivamente informato dei suoi doveri, compresa la partecipazione ad alcune attività di consulenza per il reinserimento lavorativo, pena l’interruzione del sussidio. La valutazione del WPRS mostra un effetto positivo, con una velocizzazione del ritorno al lavoro e un evidente risparmio per le casse pubbliche.

Black D.A. et al. (2003), Is the threat of reemployment services more effective than the services themselves? Evidence from random assignment in the UI system, The American Economic Review Vol. 93, N. 4.

AUTORE DELLA SCHEDA: Fabio Sandrolini

ObiettivoAspetti principaliRisultati
- Velocizzare il ritorno al lavoro dei disoccupati percettori di sussidi
- Ridurre il disincentivo al lavoro dei sostegni al reddito
- Obbligo di partecipare tempestivamente a servizi di orientamento e consulenza
- Perdita del diritto al sussidio nel caso di non partecipazione
- Rientro al lavoro più veloce
- Riduzione dei sussidi erogati
Parole chiave: sussidi di disoccupazione, disincentivi, condizionalità, servizi, sanzioni